Premio Internacional de
Derechos Humanos Ludovic Trarieux 2003
Internationalen
Ludovic-Trarieux-Menschenrechtspreis 2003
Prêmio Internacional de
Direitos Humanos Ludovic Trarieux 2003
Premio Internazionale per i Diritti
Umani Ludovic Trarieux 2003
Ludovic Trarieux Internationale Mensenrechtenprijs 2003
e
Premio Internazionale per i Diritti Umani Ludovic Trarieux 2003
Il 8° premio Ludovic-Trarieux 2003 per i diritti dell'uomo è stato
assegnato alle avvocatesse messicane
Digna Ochoa e Bárbara Zamora
Digna Ochoa |
Barbara Zamora |
Il Jury esigia dallo Stato messicano
che in modo immediato e opportuno che
sia svolta l'indagine sull'esecuzione di Digna Ochoa in maniera indipendente e
trasparente da parte dell'Ufficio del Procuratore generale di Giustizia del
Distretto federale, d'accordo con gli obblighi e che venga garantita la protezione efficace per tutti i difensori
dei diritti umani nel Messico e specificamente per la avvocatessa Bárbara
Zamora
Il
19 ottobre 2001, Digna Ochoa y Placido , una avvocata che aveva
lavorato con il centro dei diritti umani Miguel Agustin Pro Juarez (Prodh), è
stata uccisa nel suo ufficio a Città del Messico. Una minaccia di morte è stata
lasciata accanto al suo corpo avvertendo i membri del Prodh che avrebbero fatto
la stessa fine. Digna Ochoa aveva lavorato su importanti casi in cui militari e
funzionari della Procura generale erano stati accusati di violazione dei
diritti umani.
Le
autorità non avevano identificato, né portato davanti alla giustizia i
responsabili di una serie di minacce e aggressioni contro Digna Ochoa e il
Prodh. Alcune contraddizioni nelle indagini iniziali sulla sua morte hanno
fatto temere che le prove più importanti possano essere state perse. Una
settimana dopo l’assassinio di Digna Ochoa, cinque altri noti difensori dei
diritti umani a Città del Messico hanno ricevuto minacce di morte. Le autorità
hanno promesso di proteggere i difensori dei diritti umani e di consegnare alla
giustizia i responsabili della morte e delle minacce.
Digna
Ochoa y Placido era stata oggetto di minacce ed aggressioni, compresi due
sequestri di alcune ore nel corso dei quali era stata «interrogata» circa le
attività delle organizzazioni di difesa dei diritti umani alle quali
apparteneva e circa persone da lei difese in quanto accusate di appartenere ad
organizzazioni politiche illegali; per
questi motivi Digna Ochoa y Placido era stata, su richiesta della Commissione
Interamericana dei Diritti Umani (CIDH), sottoposta a misure di sicurezza volte
a proteggere la sua persona;
Digna
Ochoa y Placido era molto conosciuta in Messico e a livello internazionale per
essere una degli avvocati maggiormente impegnati nella difesa dei diritti umani
in Messico ed era stata protagonista di denunce e processi contro abusi della
polizia, dei militari e di autorità giudiziarie contro contadini, indigeni e militanti
politici e sindacali. Le autorità federali competenti, però, nell'agosto del
2001 revocavano tali misure di sicurezza.
Nel
corso della prima indagine, condotta per conto della Procura Generale del
Distretto Federale, si era accertato, su basi inoppugnabili, che il caso era
chiaramente un omicidio; erano stati esplosi tre colpi di pistola che avevano
attinto una sedia, una gamba e, infine, la testa della vittima, la pistola era
stata trovata sotto il corpo del cadavere, la vittima era stata manipolata
successivamente alla sua morte, nell'ufficio non si erano trovate impronte né
della vittima né di altre persone.
Inspiegabilmente,
dopo che, nel dicembre del 2001, il pool di investigatori presentano la
relazione finale contenente la tesi dell'omicidio e la ricostruzione della
meccanica dell'omicidio, tale pool viene estromesso dalle ulteriori fasi
processuali e viene incaricato un nuovo viceprocuratore, Renato Sales Heredia;
Il subprocurador Sales Heredia inclina
immediatamente le indagini verso la tesi, assurda, del suicidio. Per mesi viene portata avanti, dalle
autorità che svolgono le indagini, una vera e propria campagna tesa a
promuovere presso l'opinione pubblica la tesi del suicidio. Il 10 giugno 2002,
la CIDH ha comunicato la propria disponibilità designare gli esperti indipendenti
affinch’vviassero gli esami tecnici pertinenti.
Solo
dopo vari ricorsi ed atti legali della famiglia di Digna Ochoa y Placido contro
il Vice-procuratore Sales Heredia, un nuovo procuratore è stato incaricato del
caso ed era attesa una visita di esperti della Iachr per valutare la
documentazione, la dottoressa
Margherita Guerra;
Purtroppo,
secondo gli avvocati che rappresentano la famiglia costituita in parte civile
nel processo, anche la dottoressa Margherita Guerra non dà le garanzie
sufficienti affinché le indagini risalgano agli esecutori e soprattutto ai
mandanti dell'assassinio di Digna Ochoa y Placido. L' inchiesta è lenta e non fa progressi, lo dimostra il fatto che
tutte le linee di investigazione stanno andando avanti e non ne è stata esclusa
ancora nessuna. La Corte Interamericana di Giustizia ha proposto al governo messicano di
inviare un perito specialista per aiutare e il governo ha accettato ma fino ad
ora non è stato inviato nessuno.
Barbara
Zamora e Digna Ochoa stavano per cominciare a difendere alcuni
casi insieme come quello dei fratelli Cerezo. Digna fu uccisa il venerdì quando
il sabato sarebbe dovuta andare insieme a Barbara a parlare con gli accusati. Anche
la Zamora e alcuni suoi colleghi hanno ricevuto minacce di morte dopo
l'assassinio di Digna. La corte interamericana ha chiesto protezione per loro
ma per ora non è stata presa alcuna misura. Nonostante le misure di protezione
accordate, infine, due colleghe di Digna, Barbara Zamora, continua a ricevere
minacce di morte
La vicenda giudiziaria relativa
all'omicidio di Digna Ochoa y Placido trascende il pur importante caso
personale, trattandosi di un punto di svolta sulla strada della soluzione, o
meno, dell'annoso problema del rispetto dei diritti umani in Messico : Se
le autorità messicane avessero fatto qualcosa di concreto per favorire lo
svolgimento di queste indagini, la vita di Digna Ochoa avrebbe potuto essere
salvata.
Il suo assassinio non è stato un caso isolato, ma
piuttosto l’esempio estremo di un modello molto diffuso di persecuzione dei
difensori dei diritti umani in Messico. Esponenti dell’amministrazione statale
di ogni livello sono coinvolti in numerosi episodi di tortura, maltrattamenti,
minacce e tentati omicidi, nella maggior parte dei casi rimasti irrisolti.
Dal 1984 il premio è stato assegnato a :
1985 : Nelson MANDELA (Sudafrica)
1992 : Augusto ZÚÑIGA PAZ
(Peru)
1994 : Jadranka CIGELJ
(Bosnia-Herzegovina)
1996 awarded jointly to Nejib HOSNI (Tunisia) and to Dalila MEZIANE
(Algeria).
1998 ZHOU Guoqiang (China)
2000 Esber YAGMURDERELI (Turchia)
2002 Mehrangiz KAR (Irán).
El premio será
entregado con un especial omenaje a la
extinta Digna Ochoa y a la abogada Bárbara Zamora el próximo 3 de octubre en la
Escuela
Nacional de la Magistratura de Francia
en la ciudad de
Burdeos.
Para hacer más informaciones : :